Territorio
La nostra filosofia
A partire dalla vendemmia 2004
abbiamo cercato di dare il nostro contributo alla ricerca scientifica, rendendoci disponibili a collaborazioni con ISPA-CNR e con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, nell’ambito di progetti di ricerca sulla riduzione del rischio da micotossine, sull’isolamento e riproduzione di ceppi di lievito autoctono da uve negroamaro e, più recentemente, sulle deviazioni organolettiche dovute a lieviti della specie Brettanomyces.
Nello stesso anno decidemmo di dare inizio a un programma di gestione agronomica dei vigneti, sotto la direzione di Cataldo Ferrari, valente e appassionato agronomo salentino, con il preciso obiettivo di ottenere produzioni di qualità superiore, minimizzando l’impatto sull’ambiente e la presenza di residui di fitosanitari nel vino.
I vigneti di proprietà della famiglia
e quelli in conduzione, sono coltivati secondo i principi dell’agricoltura integrata volontaria, con costante monitoraggio dei parametri delle condizioni ambientali e del terreno. I dati ottenuti vengono utilizzati in modelli previsionali per la determinazione delle opportune strategie. Ogni sforzo è mirato alla prevenzione della insorgenza delle principali avversità della vite e al loro contrasto attraverso all’utilizzo preferenziale di mezzi agronomici, fisici, biologici e biotecnologici.
Gli ottimi risultati ottenuti in questi anni caratterizzati anche da inusuali situazioni meteo influenzate dalle bizze del global warming, sono di grande stimolo e motivazione per continuare a produrre vini sempre più legati al territorio e più vicini alle aspettative dei consumatori.
Vitigni
Prevalentemente vitigni locali come Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Verdeca e Malvasia ma anche Chardonnay che nei nostri ambienti pedo-climatici riesce a offrire una complessità aromatica unica.
Terreni
Presentano una straordinaria fertilità naturale e sono originati da calcareniti argillose del Salento risalenti al quaternario superiore. Sono profondi, di medio-alta permeabilità , mediamente calcarei e pH sub alcalino.
Esposizione
L’esposizione dei nostri vigneti segue l’origine dei venti di tramontana e di scirocco: nord-sud. I filari intercettano la giusta radiazione solare su entrambi i lati, promuovendo una maturazione ottimale delle uve.
Allevamento
I vecchi impianti di alberello sono allevati in forma libera senza l’ausilio di strutture di sostegno. I nuovi impianti prevedono una controspalliera per educare la pianta a crescere in spazi prefissati.
Portinnesti
I portinnesti più utilizzati nei nuovi impianti sono di media bassa vigoria come SO4 e 161.49 che si adattano perfettamente ai nostri terreni e riescono a garantire produzioni moderate e di ottima qualità.
Potature
Potatura a speroni corti per Negroamaro e Primitivo allevati a tralcio permanente (alberello e cordone speronato). Guyot per impianti di uve allevata a tralcio rinnovato come lo Chardonnay.
Territorio
La Puglia
Situata nel cuore del Mediterraneo, la Puglia è una terra di rara bellezza, dove vaste pianure si alternano a dolci rilievi. Nel suo estremo lembo, contesa fra due mari, Ionio e Adriatico, si estende la penisola salentina, ricca di uliveti secolari e vigne, spiagge incantevoli e scogliere a picco, grotte carsiche e siti rurali di grande pregio.
Le sfide del mercato sollecitano la filiera produttiva ad adottare sistemi innovativi in grado di garantire ed esaltare le caratteristiche di tipicità, qualità e sicurezza dei vini pugliesi. Su questa base, la selezione e l’impiego di nuove combinazioni microbiche, isolate e selezionate dalle microflore autoctone, e l’utilizzo d’avanzate tecnologie di vinificazione possono contribuire a migliorare le produzioni e mantenere standard di eccellenza.
In collaborazione con il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Foggia nasce il progetto NEWine.