Con grande entusiasmo, annunciamo che il Rohesia Negroamaro Rosato 2024 sarà il primo vino della nostra cantina ad adottare la chiusura a vite. Una scelta che guarda al futuro, nonostante una tradizionale diffidenza del consumatore italiano verso questa tecnologia. Siamo però convinti che innovazione e qualità vadano di pari passo.

Già nel 2020, con la ristrutturazione del nostro impianto di imbottigliamento avevamo previsto l’adozione di un sistema di chiusura alternativo. Oggi, con l’introduzione del tappo VinTop, sviluppato da Alplast (leader nella produzione di chiusure di alta qualità per vino e alimenti) in collaborazione con Vinventions (leader globale nella fornitura di Soluzioni Complete per la Chiusura di vini) realizziamo quel progetto.

Questa chiusura innovativa, oltre a un design elegante e moderno, garantisce una protezione eccezionale: la sua bassa permeabilità all’ossigeno (OTR < 0,1 mgO2/anno) supera di oltre dieci volte le performance dell’attuale chiusura. Materiale completamente riciclabile, senza perdita di qualità nel tempo. Inoltre, l’eliminazione della tradizionale capsula in materiale pluristrato ridurrà ulteriormente la nostra impronta di carbonio.

Secondo un’indagine Wine Monitor di Nomisma, il 55% dei consumatori ritiene l’alluminio più sostenibile del sughero e il 70% apprezza la praticità del tappo a vite. A livello globale, questa chiusura è ormai utilizzata nel 40% dei vini, con una crescente diffusione anche nei segmenti premium. In Nuova Zelanda, ad esempio, il tappo a vite domina, chiudendo il 100% dei Sauvignon Blanc e gran parte dei Pinot Noir. Anche in Europa, sempre più vini di alta gamma scelgono questa tecnologia.

Freschezza e Longevità: il valore aggiunto del tappo a vite

Il tappo a vite è molto più di una semplice alternativa: è una scelta pensata per esaltare la qualità del vino nel tempo. La sua tecnologia consente di mantenere il vino fresco e integro, come appena imbottigliato, grazie a due fattori chiave:

1.Protezione dall’ossigeno:

L’ossigeno è il grande nemico del vino. Anche piccole quantità possono alterare gli aromi e compromettere la freschezza. Con il tappo a vite, l’ingresso di ossigeno nella bottiglia è ridotto al minimo. Questo significa che il vino resta più stabile, mantenendo vivi i suoi profumi e la sua personalità, anche per anni.

2.Longevità garantita:

A differenza di altre chiusure, il tappo a vite offre una protezione costante nel tempo. È perfetto per i vini giovani, che esprimono al massimo la loro freschezza e fragranza, ma si dimostra eccellente anche per vini con potenziale di invecchiamento. La sua capacità di controllare l’evoluzione del vino permette di apprezzarne ogni sfumatura, anche a distanza di molti anni dall’imbottigliamento.

3.Esperienza gustativa affidabile:

Una bottiglia chiusa con tappo a vite offre sempre la stessa esperienza: ogni bottiglia è perfettamente conservata, senza rischi di variazioni dovute a chiusure difettose o “sentore di tappo”. È una sicurezza per il produttore e una garanzia per il consumatore.

4.Adatto a tutte le occasioni:

La praticità del tappo a vite, unita alla sua capacità di preservare il vino anche dopo l’apertura, lo rende ideale per chi vuole godersi il vino senza fretta, con la certezza di ritrovarne intatta la qualità.

Con il Rohesia 2024, vogliamo dimostrare che tradizione e innovazione possono convivere, proteggendo al meglio la qualità e l’eleganza del nostro rosato.

Rohesia: la Rosa della Puglia, narrata attraverso la geometria

Dopo 10 anni, abbiamo deciso di regalare al Rohesia anche una nuova veste, con un restyling dell’etichetta che riflette l’evoluzione del vino e la nostra visione sempre più orientata alla modernità. Una grafica elegante e contemporanea, realizzata anche questa volta da Elisa Costa (labeldesign.it), accompagna questa nuova fase, in cui tradizione e innovazione convivono, rendendo omaggio alla qualità e all’identità unica del Rohesia.

Il nome Rohesia nasce dall’antico latino medievale e significa “rosa”. Una parola che racchiude in sé delicatezza, grazia e mistero. L’etichetta reinterpreta questo simbolo universale della bellezza e dell’eleganza attraverso un pattern geometrico, che non è solo un gioco di forme, ma una rappresentazione stilizzata del fiore stesso.

Ogni triangolo rappresenta un petalo di una rosa unica, simbolo di grazia e armonia. Le sfumature di rame e rosa evocano la luce calda del tramonto sulle vigne di Negroamaro, il cuore pulsante del Rohesia. I petali si intrecciano, come se danzassero al ritmo del vento che accarezza le pianure salentine, raccontando la storia di una terra ricca di tradizioni, passione e artigianalità.

Il design moderno, fatto di linee nette e precise, rappresenta un nuovo modo di interpretare la tradizione: un equilibrio tra passato e presente, tra artigianalità e innovazione. Questa geometria non è fredda, ma viva, riflette la complessità e la struttura del vino, le sue note aromatiche e la sua finezza.

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